mercoledì 24 febbraio 2016

Anche la rabbia può essere una via per una maggiore consapevolezza di sè


Il Budda ha detto che quando sei arrabbiato con qualcuno ti stai punendo per l’azione dell’altro...

Ti ha insultato questa è la sua azione. E tu ti auto-punisci arrabbiandoti: stai dissipando la tua energia.
Questo è stupido, ma allora, dando ascolto al Buddha, a Mahavira, a Gesù, noi cominciamo a reprimerci; cominciamo a reprimere la nostra energia; pensiamo che non va bene, che è stupido essere arrabbiati. Che cosa fare dunque?
Reprimi la rabbia, non ti arrabbi, ti ritiri in te stesso, ti chiudi. Combatti la tua rabbia e la reprimi. Ma in quel caso sarai seduto su qualcosa che esploderà da un momento all’altro. Sei seduto su un vulcano: esploderà da un momento all’altro.
Che cosa fare dunque?
Se l’esprimi, è fuoriuscita. E quando viene espressa, tu abitui l’energia a fuoriuscire, a trapelare. Se la reprimi, l’energia non ritorna alla sua fonte, e neppure è uscita: è sospesa.
E un’energia sospesa è un peso. E’ per questo che se veramente esprimi la rabbia ti senti alleviato.
E anche dopo un atto sessuale ti senti sollevato. Se distruggi qualcosa il tuo odio si libera e tu ti senti sollevato. Come mai? Perché l’energia sospesa è opprimente, pesante: la tua mente ne viene offuscata. Devi buttarla fuori oppure permettere che ritorni alla sua fonte originaria: queste sono le uniche due cose possibili.
Alla sua fonte l’energia è senza forma. L'elettricità, per esempio, è senza forma.
Quando va a finire in un ventilatore assume una certa forma.
Quando va a finire in una lampadina assume una forma diversa. Puoi usarla in mille modi: l’energia è la stessa.
La forma è data dal meccanismo attraverso il quale si muove. La rabbia è un meccanismo, il sesso è un meccanismo, l’amore è un meccanismo, l’odio è un meccanismo, l’odio è un meccanismo. Quando l’energia va a finire nel canale dell’odio, diventa odio e se va a finire nell’amore, diventa amore. E quando ritorna alla sua fonte è energia senza forma, pura energia.
Non è né odio né amore né rabbia né sesso: è semplicemente energia.
In quel caso è innocente, poiché l’assenza di forma è innocenza assoluta. E’ per questo che il Buddha appare così innocente, così simile a un bambino: l’energia è ritornata alla sua fonte.
Non esprimerti, perché stai sprecando la tua energia e stai aiutando l’altro a sprecare anche la sua. Non reprimerti, perché crei energia sospesa che dovrà essere liberata.
Che fare dunque?
Ritorna semplicemente alla fonte dalla quale proviene lo stato d’animo. E mentre lo stato d’animo è caldo, il sentiero interiore è chiaro, visibile, puoi imboccarlo. Usa gli stati d’animo per meditare. Il risultato sarà miracoloso, incredibile.

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